“The Art of”_1997 Porto Cervo Marina

Tra le principali passioni del Maestro Nidini vi era quella di allestire esposizioni in giro per il mondo.
Tra le varie, nell’estate del 1997 egli ha curato l’organizzazione della mostra THE ART OF in una location splendida ed esclusiva in Sardegna. Grazie all’ospitalità del Consorzio Costa Smeralda e l’approvazione del principe Karim Aga Khan, fondatore del lussuoso complesso turistico, Massimo Nidini portò dodici grandi artisti tra cui importanti pittori, scultori, mosaicisti, italiani e stranieri, ad esporre le loro opere nell’atelier della Piazzetta di Porto Cervo Marina.

La mostra, patrocinata dalla società GIBOARREDA e curata dal Maestro Massimo Nidini, espose i vetri lavorati di LINO DINETTO, le fantastiche sculture di ARMAN, le figure ieratiche di MURER, le vetrate di CELIBERTI e LA GRANDE SCULTURA “RATTO D’EUROPA”, cavallo in bronzo con cavaliere di 220x220x70 esposta in fronte al Consorzio Costa Smeralda, i mosaici di GIBO, sculture e tavoli artistici di BELLOMI, COSTA, DEL COMUNE, POZ, SCAPINI, TAMBALOTTI e tele di MASSIMO NIDINI.

 

Monaco, Wolfang von Weber

Tratteggi movimentati, linee caratteristiche di tensione predominante, ardite misture di tonalità e sfumature danno la struttura figurativa, conservata in tutta la sua chiarezza, di una pittura determinata da ritmi di forma e di colore.
Nidini si è formato come pittore dell’allusione che include il tutto; la sua raffigurazione talvolta abbozzata non deve illudere sul fatto che la sua pittura, mediante segni e figurazioni sciolte con atteggiamenti costruttivi, si completi interamente in composizioni chiuse, alle quali non c’è più nulla da aggiungere.

Prof. Gian Luigi Verzellesi

Botticelli a Piacenza

Una delle principali opere esposte al Palazzo Farnese di Piacenza è il tondo di Botticelli, raffigurante la Madonna in adorazione del Bambino Gesù e un San Giovanni Battista bambino, suo primo cugino. La presenza di San Giovanni è anacronistica rispetto alla sua vocazione da parte di Gesù. Il Maestro Botticelli ha inserito i soggetti tra due cespugli di rose che fungono da quinte e si aprono verso un paesaggio mutuato dalla lezione leonardesca.

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Palazzo Farnese a Piacenza

 

Il tondo

Il tondo è nato per fungere da vassoio che veniva decorato con pitture sulla superficie piana. Il vassoio riccamente dipinto veniva poi donato, nella tradizione, alla puerpera come simbolo di buon auspicio per il nascituro. Sopra al vassoio venivano posti altri beni quali brodo di piccione, zabaione ed altri alimenti energetici e il “cesto” così composto veniva consegnato alla soglia della donna.
Negli anni questi tondi persero la loro funzione di vassoio per la bellezza delle decorazioni e divennero opere d’arte da collezionare, grazie anche alle cornici stuccate in oro che li accompagnavano.

Città pulita.. grazie sì

Sensibile alle tematiche dell’ambiente e del rispetto della natura, nei primi anni ’80 Massimo Nidini si è fatto portavoce in modo pionieristico di queste esigenze, oggi molto più sentite dalla popolazione. Verona, ferita dall’inquinamento e dallo smog causato da 30 anni post ripresa economica del dopo-guerra e la diffusione massiccia dei mezzi di trasporto, muoveva i primi passi per la sensibilizzazione al tema del rispetto dell’ambiente. La situazione ecologica della città era piuttosto critica: la maggior parte delle facciate dei palazzi storici risultavano annerite dai gas di scarico delle auto, i vicoli del centro storico di Verona erano sporchi e vessati dai rifiuti abbandonati dai passanti. Era giunto il momento di trasmettere ai cittadini la regola che una “città pulita.. grazie sì“.

Città pulita

Iniziando proprio dai cittadini più piccoli, e per questo più flessibili a capire i benefici di una città pulita, Massimo Nidini coinvolse le scuole che, con gli alunni e gli insegnanti, dipinsero la carrozzeria di un pullman, con la supervisione del Maestro.

Il Progetto ebbe molto rilievo, in quanto molte altre altre scuole vennero poi in Piazza Bra, ove era esposto il pullman, per visitare il capolavoro creato dai ragazzi.

Massimo Nidini chiese e ottenne l’importante supporto dei maggiori enti di Verona, tra cui il Comune con l’assessorato all’Ecologia, l’ASCO (Associazione Commercianti di Verona) e altri partner.

Le Grandi Valli Veronesi e Villa Dionisi a Cerea

I territori a sud della provincia di Verona si estendono tra il fiume Adige giungendo quasi fino al Po, in una distesa di campi coltivati interrotti qua e là da filari di tigli. Nei pressi di Cerea, la signora Silvana, amica di vecchia data del Maestro Massimo Nidini, ci apre le porte della splendida Villa Dionisi, in località Cà del Lago. La struttura ha origine nel ‘700 e ricalca lo schema tradizionale della villa veneta; fu fatta erigere dalla famiglia Dionisi, uno dei più solidi e antichi casati veronesi oggi scomparso, per esercitare il controllo sui vasti feudi di proprietà attorno alla Villa.
La visita delle sale interne suggerisce una profonda riflessione sulla civiltà del passato, ove le casate più importanti entravano in competizione per dimostrare potere e magnificenza assurgendo a  ruoli di spicco nella società illuminata della Verona del Settecento. La Villa risulta in ottimo stato di conservazione grazie al grande spirito mecenate della famiglia di Silvana ed è la sede della Fondazione Aldo Morelato che vede il suo scopo, tra gli altri, nella tutela e sviluppo dell’arte applicata nel Mobile.
Le vaste estensioni di campi attorno al gioiello architettonico infondono un essenziale desiderio di solitudine del Maestro, per permettergli di distinguere il filo rosso che lo condurrà a fondersi totalmente con la Natura circostante.